Cos'è lo Yi Quan?


Lo Yi Quan, creato negli anni Venti dal maestro Wang Xiang Zhai, famoso esponente della scuola Hsing Yi, vuole essere la sintesi assoluta dei contenuti essenziali degli stili del Kung Fu "esterni", di cui l'esponente più tipico è lo Shaolin, e degli stili "interni", come per esempio il Tai Ji Quan.
Wang Xiang Zhai, uomo profondamente pragmatico e pratico, cercò di operare la sua sintesi pugilistica attorno a due linee direttrici principali: per prima cosa sottolineare ed esaltare l' importanza dell' allenamento mentale su quello puramente tecnico, ed in secondo luogo eliminare tutte le aggiunte inutili e le deformazioni create intorno ai vari stili, ritrovando il nucleo essenziale delle arti marziali cinesi.

Il risultato fu la creazione dello Yi Quan, il cui nome significa Boxe (Quan) della Mente (Yi).
Questo stile ha delle caratteristiche che lo separano drasticamente da tutte le altre scuole, di cui pure mira ad essere la quintessenza.
La prima e fondamentale differenza, è che lo Yi Quan non contiene forme, Tao Lu, o sequenze di pugni e calci.
Per questo è stato talora chiamato la "scuola della spontaneità".
Al tempo stesso l'allenamento tecnico è estremamente duro e severo, basato su di una serie di tappe progressive di cui la prima, e più difficile, è il mantanimento di posizioni statiche per lunghi periodi di tempo.
Ma ben più difficile dell'allenamento fisico è quello mentale: ogni posizione, ogni esercizio di Yi Quan, devono essere eseguiti con la visualizzazione di immagini statiche o dinamiche, spesso a lungo e con un' intensità priva di distrazioni.
L' obiettivo di questa singolare, quasi mistica, forma di meditazione creativa, è il recupero dell' istinto primordiale di combattimento dell'uomo: quello che le belve hanno conservato, e l' uomo ha perso nei processi della civilizzazione.
L' allenamento dello Yi Quan viene così ad assomigliare più a quello di un monaco che a quello di un guerriero, eppure il suo risultato è lo sviluppo di una forza strana ed esplosiva, una aggressività spontanea e naturale simile a quella degli animali selvaggi.
Questa singolare simbiosi tra allenamento tecnico e allenamento mentale pone lo Yi Quan al di fuori dell'ambito delle arti marziali tradizionali: si tratta di un metodo in cui tecnica, arte, fisiologia contribuiscono ad una trasformazione profonda e totale del praticante.
Questa trasformazione crea un guerriero, ma anche un artista, ed un saggio.
Oltre a questo, come è caratteristico degli stili interni, che si basano sul rilassamento, l'ascolto interiore, e la circolazione dell'energia vitale, anche lo Yi Quan costituisce un eccellente metodo di autoterapia ed autoguarigione.
Il primo risultato dell'allenamento, infatti, è il raggiungimento o il recupero di uno stato di buona salute basato su di una circolazione ottimale dell'energia.
Al contrario di molti metodi di Qi Gong, basate su respirazioni o circolazioni complicate, lo Yi Quan propone una semplice e naturale progressione per lo sviluppo dell'energia interna, che può portare da un letto di ospedale alle più vigorose pratiche di combattimento.
Lo Yi Quan così semplice ed assoluto nei suoi metodi e nei suoi obiettivi, rappresenta veramente il nucleo essenziale delle arti marziali, e come tale può essere studiato come stile principale, o come serbatoio o base energetica per migliorare ogni altro stile o tecnica di combattimento.
Infatti, non si tratta di aggiungere tecnica a tecnica, ma di sviluppare ciò che rende qualsiasi tecnica efficace.
Gli elementi che costituiscono il programma tecnico essenziale sono fondamentalmente:

1) ZHAN ZHUANG: le posizioni statiche.
2) SHILI: i movimenti lenti.
3) MUOCABU: gli spostamenti.
4) FALI: imovimenti esplosivi.
5) SHI SHENG: l' energia della voce.
6) TUI SHOU: a due e a quattro mani
7) ESERCIZI IN COPPIA.

Questi elementi devono formare un tutto ben integrato, e nessuno di essi può essere trascurato.
La qualità del lavoro deve essere sempre antreposta alla quantità, ma, come ogni tipo di lavoro interno, è bene tenere presente che lo studio dello Yi Chuan richiede un certo investimento di tempo.
L' obiettivo è trasformare la sostsnza stessa del praticante e ciò richiede un lavoro lungo e costante.
D' altra parte, l' essenza dell'allenamento consiste nel riuscire a trasportare determinati principi nella propria vita quotidiana, ed arrivare a un addestramento permanente.
Vedendo le cose in quest' ottica, non si può più parlare di allenamenti più o meno lunghi: l' allenamento diventa la vita stessa.

Links consigliati: www.kungfuyiquan.com

 

 

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